Figure Significative




ORSATI WALTER

1967 SEREGNO MEDIO PICCOLA
Nel fascicolo “Dopo un quarto di secolo” pubblicato nel 1976 in occasione del 25° anniversario del coro Walter così scriveva:

“…El Resegun, la cui eleganza di armonia e di ritmo ha fatto sì che diventasse poco per volta quasi una sigla di presentazione. E' stato il primo e sarà forse l'ultimo canto del Coro, in un tempo ancora molto lontano.”

Ci piace ricordarlo in questa frase “profetica” e che sicuramente oggi risulta ancora attuale.

Walter è stato uno degli ideatori, promotori e fondatori di quello che oggi è il Coro Alpino Lecchese.

Oltre ad essere parte attiva del Coro, fin dalle origini, Walter riusciva a trovare spazi sottraendo alla propria vita privata momenti da dedicare alle prove ufficiali ma soprattutto riusciva a conciliare l’attività lavorativa e le esigenze familiari con le sere extra in cui si trovava a cantare liberamente con gli amici oppure per andare a casa dell’Angelo Biella ad ascoltare dischi della SAT per conoscere pezzi nuovi, imparare e discutere. Oggi chiameremmo questa attività “aggiornamento professionale”; all’epoca era solo la grande passione per il canto che spingeva Walter e gli amici a dedicare del tempo per migliorarsi, per tenere attivo ed aggiornato e soprattutto per dare un futuro al coro.
Nel maggio 1952 Walter è chiamato sotto le armi. Anche li è riuscito, trovando ragazzi che cantavano nel Coro Ana di Milano, a formare un gruppetto per cantare in compagnia; tanto per non sconfessare la sua attitudine organizzativa e la grande passione per il canto ma soprattutto per tenere allenata la voce, riusciva ad allietare i commilitoni quando rimanevano in caserma.

A novembre 1953 alla fine della leva rientra subito nel coro dove rimane fino al 1992 anno della sua prematura scomparsa.

Walter era un poeta e si dilettava a scrivere bellissime poesie. Tre di queste: La Valle, Il Canto della Piana, Il Fiume sono state armonizzate dal Maestro Sacchi e rimangono, ancora oggi nonostante i repentini cambi sociali, i fiori all’occhiello che danno lustro alle esibizioni del Coro.

Poi Walter, sempre nel fascicolo “Dopo un quarto di secolo” pubblicato nel 1976 in occasione del 25° anniversario del coro, dimostrando la sua sensibilità d’animo, così conclude:

“Molti anni sono trascorsi, molta acqua è passata sotto i ponti, ma c'è e rimarrà sempre la convinzione di averli spesi bene, poiché credo che tutti noi, sia i presenti sia i molti altri che via via si sono allontanati, pur nella semplicità, abbiamo saputo costruire qualcosa di concreto, qualcosa che, ben utilizzando il tempo libero, ha dato forse un volto nuovo alla nostra vita, contribuendo inoltre a favorire quello scambio di valori e di tradizioni con altri popoli che è senz'altro il fatto più positivo di questa nostra attività. E questo è tutto.”



COLOMBO EUGENIO - Vice Maestro - dal 1952 è componente del Coro

eugenio
Componente del coro dal 1952 e da sempre Vice-Maestro.

E’ stato il traghettatore del coro a seguito delle dimissione del Maetro Bertani sino all’arrivo del Maestro Mazza. Fu lui a dirigere con maestria quando il Maestro Mazza ascoltò il coro con attenzione, in tre o quattro brani, per decidere se accettare la nomina a Maestro. La sentenza del Maestro Mazza fu la seguente: “ci sarà molto da lavorare, ma il materiale voci è buono e ne caveremo senz’altro qualcosa di positivo”.

Anche nei primi mese del 1973, che hanno rappresentato il periodo più nero di tutta la vita del coro a seguito delle dimissioni del Maestro Mazza, l’Eugenio è stato il collante necessario fino all’arrivo del Maestro Sacchi al quale consegnò un coro, seppur ridimensionato nei suoi componenti, in grado di affrontare con successo dopo poche settimane dall’insediamento del nuovo Maestro, i concerti già programmati.